La mia sensazione è quella di un sottomondo che diventa parte e sostegno della realtà in cui viviamo. Non la realtà soggettiva ma quella in condivisone. Il terreno che nutre la quotidianità e la normalità. Anche lavorativa. La ragazza è stesa sotto i raggi morbidi di un sole quadrato. Forse in vacanza o forse è il suo nuovo contesto lavorativo. Le dita dentro lo schermo liquido del telefono. Ha appena mandato un documento? una email? una relazione? che nel sottomondo si sposta all’interno di una struttura articolata e in movimento che parrebbe geometrica come una città, non fosse per impossibili linee dell’orizzonte che generano improbabili punti di fuga. È uno spazio fatto di linee che forse sono strade e case. Perché la costruzione del nido, dalla grotta ai grattacieli, è nella nostra natura di costruttori. Non a caso ogni giorno usiamo un Web. La rete. La CASA di uno dei più geniali e raffinati creativi che esista in natura. Web è il nome inglese per ragnatela. Ma lo sapete. Nel Sottomondo, lo chiamo così per intenderci, c’è un graffio. Lo vedete a sinistra del disegno. È un segno torto e vivo. Forte e pesante. Rappresenta l’interferenza, il Quesito che è la spinta più impegnativa e lenta perché dall’abbrivio si arrivi alla navigazione. La domanda alla quale rispondiamo con il desiderio della scoperta. Quel segno rappresenta quello che non sappiamo ma che scopriremo. Quello -che succederà- una volta iniziata un’avventura gigantesca come la scoperta della evoluzione di una nostra creazione. Come si trasformerà tra le dita di chi la vivrà con noi? Lo dovremo scoprire insieme. Ma intanto entriamo.
Maurizio Rosenzweig disegna da quando ha 18 anni, ma la sua prima pubblicazione risale ai suoi 14 anni, per la Labor Comix. Tra le tante collaborazioni, si possono citare quella con Phoenix di Brolli, Mondadori, Star Comics, Mucchio Selvaggio (non quelli del film), Alta Fedeltà, Grifo Edizioni, DeAgostini, Rizzoli, Eura, Sony Edizioni. Dal 2000 porta avanti la saga personale di Davide Golia per le edizioni BD, e nel 2010 esce il primo volume delle avventure di Zigo Stella che, come dice Cavazzano, “ è il miglior fumetto degli ultimi 30 anni”. Per la Bonelli è su Dampyr e su Le Storie con ASTROMOSTRI mentre è co-autore per la Dark Horse di Clown Fatale e Resurrectionists. Per 15 anni insegna alla Scuola Del Fumetto di Milano. A breve pubbblicherà per Feltrinelli il suo nuovo libro La Sindrome di Leonardo. Nel frattempo, lavora su due mini serie per l’americana Image.